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Bruno mi ha lanciato un'esca e io l'ho acchiappata.
Bellingham e Whatcom Lake, stato di Washington (scenario freeware photoreal California).
Siccome volevo visitare anche le Orcas Islands ho scelto un acrobatico, è più veloce dei normali alianti e permette di tenere un'andatura più veloce, anche se a ben vedere è stata una scelta un po' azzardata, inoltrarsi in mezzo al mare con un acrobatico è rischioso, meglio usare un aliante più "portante", magari un 18 metri d'ala.
Comunque non ho avuto problemi.
Vediamo se Bruno riconosce il paesaggio.
P.S.1 sfortunatamente questa zona presenta un errore di compilazione tiles che causa una brutta striscia verde sullo scenario, pazienza.
P.S.2 lo scenario California non è tutto in alta definizione, alcune zone sono a bassa definizione, sfiga vuole che questa zona sia a bassa definizione.
Inoltrandomi sul mare a un certo punto mi sono perso, non pensavo di trovare così tante isole, mi hanno disorientato, sembrava di stare in Grecia.
Non avendo mai volato su questa zona (in mezzo al mare oltretutto) la prima prerogativa è stata quella di mettere più quota possibile tra me e l'acqua, e cercare "a vista" qualche isola che disponesse di un campo di volo.
Dopo una mezz'ora ne ho avvistata una.
Per non correre ulteriori rischi sarei atterrato lì.
Avendo però troppa quota ho dovuto usare i diruttori per effettuare una rapida discesa.
Atterrare sopra un'isoletta con l'aliante è un'esperienza adrenalinica.
Non è ammesso sbagliare.
Se si arriva troppo alti ci si mangia l'isoletta e si finisce nel mare da lì a poco.
Se si arriva troppo bassi si finisce in mare prima della pista.
In entrambi i casi si diventa cibo per le orche, non c'è il TOGA a salvarci la pelle, quindi ... "one shoot one kill" come dicono in gergo.... bisogna fare centro al primo colpo, sentire il vento, valutare quota e velocità, usare bene i diruttori, e al touchdown tenere le ali bene livellate (gli alianti stanno in equilibrio su un unico ruotino centrale, come una bicicletta, quindi è importantissimo che le ali non toccano il terreno durante la corsa).
E' andato tutto bene.
A parte un piccolo problema: chi mi riporta a casa adesso??
Non vorrei passare tutta la vita su quell'isola come Robinson Crusoe.
Edited by aldus - 18/11/2017, 00:16
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Bruno43.
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Accidenti...Aldus...se mi avessi consultato avrei potuto darti qualche consiglio..
il primo è il mezzo aereo...quando ero lì vedevo arrivare e partire dal Whatcom lake piccoli idrovolanti privati.
E' il mezzo aereo più adatto in un luogo dove l'acqua si insinua dappertutto.
Io,con FS,sono arrivato davanti alla villetta dei miei consuoceri.Inoltre da lì (tieni presente che quella fu la terra dei Lummi
(gli american natives)avresti potuto raggiungere le Orcas Islands,in particolare San Juan island che ha un aeroporto..
io l'ho fatto davvero con un aereo guidato dal mio consuocero,partendo da Bellingham ed attraversando il Puget Sound (stretto di Puget).Se guardi da vicino Bellingham,con Google Earth, troverai una località di nome Sudden Valley (Valle Improvvisa) dove abbiamo soggiornato
nella casa vacanze dei loro amici..è dotata di ogni confort interno,compreso il letto con vibratore,supermarket con bottiglie di latte da 5 litri(sempre esagerati),campo da golf,da tennis, (dove ho dato una stracciata in surplace ad Andy Webster,il mio consuocero.Quando la mattina uscivamo a fare la colazione,la ns.compagnia erano i cerbiatti.
Continuando la strada lungolago verso sud est,la strada finisce e si entra into the Wild.
Un luogo enorme e veramente wild è l'Olimpic National Park.
Per finire,se ricordi le prime lezioni di FS9,,da dove si partiva ? sempre dal Bremerton Airport.
Errata corrige:Bellingham è nel Washington State,non in California,ma è vero,fa parte dello scenario California.
Edited by Bruno43 - 18/11/2017, 01:47. -
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Dopo avere chiesto un passaggio ad un traghetto locale sono riuscito a tornare a terra insieme al mio aliante.
Già che ero da quelle parti ho voluto andare a vedere qualche altra meraviglia Californiana.
Una "meraviglia" per modo di dire.
E' sicuramente un luogo affascinante per i turisti che lo visitano adesso.
Ma un tempo è stato un incubo!
Per questa gitarella ho usato un aliante più tradizionale, ha anche il "Tom Tom" a bordo (così non mi perdo più).
Si parte.
Sorvolo le montagne del Yale Park.
Verdissime.
Questa zona sembra così candida, tranquilla, rilassante, il paradiso perfetto per delle scampagnate del weekend o una gita coi Boy Scout.
C'è però un guastafeste nell'aria.
E non è il mio aliante.
E' quel coso che mi appare in prua: il Mount St Helens.
Visto da dietro non fa tanta impressione, anzi è quasi carino, rigoglioso di boschi, se ne sta lì al suo posto tranquillo come un pezzo di pane.
Ma è sul versante opposto che mostra il suo orrore.
Che diamine è successo quì?!?
Dove sono finiti tutti i boschi?
Improvvisamente sembra di stare su Marte.
Che razza di potenza può aver creato una simile devastazione?
Quantificabile in quanto?
Una volta questa zona era tutta un pascolo verdissimo, un paradiso.
Adesso sembra un altro pianeta.
Mette i brividi.
Mentre ci volo sopra cerco di immaginarmi la scena usando la fantasia, ma nulla di quanto sto immaginando è minimamente simile a quello che quì, nel 1980, è successo veramente.
Proseguo il volo sopra questo territorio devastato.
Davanti a me scorgo la montagna sul quale c'è l'Osservatorio Geologico Johnston...
... e allora metto insieme il puzzle.
Il nome di quell'osservatorio non è preso a caso, è dedicato al vulcanologo David Alexander Johnston.
Il 18 maggio 1980 David si trovava esattamente nel punto indicato dalla freccia e stava monitorando l'attività del "monte addormentato" (il quale dava segni di risveglio).
Fu David Johnston a scattare la storica foto dell'esplosione del St Helens.
Ma neanche lui, pur esperto che fosse, avrebbe potuto immaginare l'intensità e soprattutto la portata di quella furia, che si estese ben oltre il punto in cui era posizionato lui.
Infatti purtroppo David Johnston morì pochi istanti dopo aver scattato quella fotografia.
A lui è stato dedicato l'attuale osservatorio del St Helens, e noi lo vogliamo ricordare con questo suo autoscatto. RIP David!
Continuo la mia sorvolata sopra il St Helens per ammirare le cicatrici dell'apocalisse.
La prossima foto qui sotto presenta una curiosità.
Si intravvede un pezzo del lago Spirit Lake sopra il quale galleggia della neve.
Strano, siamo in estate, come può esserci la neve??
In realtà quella non è neve, sono milioni di alberi spazzati via dall'esplosione, che galleggiano ancora oggi sul lago.
In 40 anni non è stato possibile ripulirlo tutto.
Faccio un ultimo giretto attorno alla montagna e poi mi allontano con prua EST per andare a trovare un altro "amico".
Eccolo spuntare.
Sembra una montagna ma è l'ennesimo vulcano, più grosso ancora del St Helens.
E' il monte Adams.
Questo bestione di 3.743m non ha (per fortuna) provocato cataclismi in tempi recenti.
Anzi a dire il vero sta dormendo da tantissimo tempo, è dal 550 avanti Cristo che non erutta.
Meglio così, non vorrei finire arrosto proprio adesso.
Qualche foto panoramica mi sembra d'obbligo.
Sul versante SUD, proprio sotto la nuvola, è visibile una antica colata lavica.
Probabilmente risale al 550 a.C. , l'anno dell'ultima eruzione.
Ehi gente... va bene ammirare il panorama ma bisogna tenere d'occhio anche qualche strumento.
Il Tom Tom mi indica che sono vicinissimo al punto di atterraggio, per cui è il momento di scendere.
E tanto per cambiare si ripresenta il problema di trovare la pista.
Voi la vedete? Dovrebbe essere proprio qui sotto, ma non si vede.
Gli scenari photoreal di Condor hanno un problema: anche le piste sono photoreal!
Non sono come le strisce di asfalto di FS9 appiccicate allo scenario che si vedono anche da lontano.
Una pista photoreal non funziona così.
Più ci si abbassa, più sparisce, perchè la sua grafica "fotografica" si impasta con lo scenario, bisogna sudare per trovarla (se poi è una pista erbosa ancora peggio).
Alla fine però la trovo, e avvicinandomi scorgo anche i segnalini sull'erba.
Perfetto, gita terminata, è stato un bel volo.
Il monte Adams ci guarda con "fare sospettoso".
Che non gli venga in mente di.......
Edited by aldus - 7/3/2020, 01:24. -
Bruno43.
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Il miglior monte da visitare è il Mount Rainier...che si vede in tutte le cartoline sullo sfondo di Seattle...
ivi Federica e Michael andarono a sciare.. -
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Lo conosco, si vede già nella demo di x-plane.
Non l'ho mai visto con Condor, magari ci faccio un giro.. -
Bruno43.
User deleted
Portati gli sci o lo snowboard e...usa il casco.
Se vuoi farti uno spettacolare volo VFR ti consiglio questo
Parti da Portland,risali il Columbia River..e segui la traccia indicata...l'ambiente...specie se in HD,è fantastico.
Il giro è in senso antiorario.
Edited by Bruno43 - 18/11/2017, 13:44. -
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E' un tratta enorme per un aliante. 
La gita sul St Helens e il Mount Adams mi è costata quasi 2 ore di volo.
Questa potrebbe richiederne più di 10, sono ben 1200 km da percorrere con un velivolo senza motore (il tratto da Olympia a Spokane, da solo, è più lungo di un Torino-Trieste)
Di queste 10 ore bisogna attaccarne almeno altre 10 che corrispondono al tempo che si "spreca" a cercare le termiche (niente termiche = niente quota = niente percorrenza).
Indicativamente ammesso sia possibile realizzare l'impresa, quella tratta richiederebbe almeno 24 ore di volo ininterrotto.
Quanto un volo con un liner dall'Italia alla Nuova Zelanda!
Anzi peggio perchè l'aliante va condotto a mano, non c'è "l'autopilot" che aiuta a rilassarsi.
Sull'aliante mani e piedi lavorano ogni secondo per tenere in assetto il velivolo, non si posso mai mollare i comandi.
Pensa cosa vuol dire volare 24 ore così.
E' tutto l'opposto di un liner.
Su un liner è una noia mortale (fa tutto l'autopilot)... sull'aliante è uno sfinimento (ma almeno non ci si annoia).
Edited by aldus - 19/11/2017, 01:11. -
Bruno43.
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Ma hai solo l'aliante ? No...io la faccio con un monomotore...se voglio farla tutta la faccio a tappe
con tenda e sacco a pelo...altrimenti risalgo il Columbia fin dove ne ho voglia
poi torno a Portland.
P.S Quando ero iscritto ad Hovercontrol,essi avevano come campo scuola il piccolo aeroporto di Hood River,
che trovi lungo il percorso.. -
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"Condor Soaring" è un simulatore interamente dedicato al volo a vela, per questo mi vedi usare solo alianti. . -
Bruno43.
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Va bè...se vuoi goderti il paesaggio..ti presto il mio parapendio.
Più lento di così.... -
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Ottimo, al posto di 24 ore ci metto una settimana. 
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Che meraviglia.
Avessi saputo che sarei andato a vivere in posto del genere te la sposavo io tua figlia.
Dopodichè l'avrei fatta diventare una "virtual pilot" coi fiocchi.
E gli insegnavo persino a suonare il pianoforte.
Il papà Bruno sarebbe stato orgoglioso di me (forse di più per il "virtual pilot").
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Bruno43.
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Ti ringrazio per l'offerta...forse se tu l'avessi conosciuta a Firenze,dove lei studiava Architettura, e prima di Michael,
forse gli eventi avrebbero seguito un altro corso.(hai mai visto il film Sliding doors ?)
In ogni modo lì vivono i genitori...mentre gli sposi andarono a N.Y...che è tutt'altra cosa.
N.Y è una città che si ama o si odia (parole degli americani stessi),con un clima completamente diverso.
Comunque..in questo momento Federica è a N.Y per completare le pratiche della doppia cittadinanza
(ci voleva anche Trump a complicarle).Tuttavia,dopo tanti anni di green card e condotta irreprensibile..è solo questione
di tempo.Quando avrà giurato fedeltà alla bandiera americana..tornerà in Ancona..poi deciderà...è divorziata e senza figli.
P.S La mia prima figlia ha studiato piano per 9 anni. -
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che bel racconto Aldus, domani me lo leggo con calma . -
Bruno43.
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Con i potenti mezzi a disposizione...ho fatto una capatina dalla Webster family..
mi hanno offerto un cioccolato caldo..un raccoon (procione)ha fatto capolino..forse voleva la sua parte..
poi sono tornato all'aeroporto di Tacoma-Seattle ed eccomi a casa per cena.
In Italia si mangia meglio...a parte i king prawns (gamberoni) che vengono dall'Alaska..
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Condor Soaring SImulator |
